Monster Energy Supercross giunge al pieno della maturazione sportiva con un capitolo completo, denso e divertentissimo, soprattutto se guidato nel modo meno simulativo.
Sviluppatore / Publisher: Milestone / Milestone Prezzo: €49,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo PEGI: +3 Disponibile su: PC, PS4, Xbox One, Switch, Stadia
C’è un’essenza musicale nell’affrontare i mille dossi del campionato Supercross a stelle e strisce. Sono come un’onda sonora che diffonde nell’aria le urla di guerra dei quattro tempi, l’esultanza dei redneck sugli spalti, come se la moto fosse uno strumento melodioso a benzina da suonare modulando l’angolazione del polso .
I tracciati cominciano ad essere memorizzati per battiti piuttosto che in intertempi, il racing smette di essere semplicemente una gara per il primo posto e diventa una danza, un rito propiziatorio per la classifica generale, un palco di fango in contrasto con l’eleganza e la pulizia del bravo crossista, quello talmente leggiadro da arrivare a fine campionato usando un solo paio di ammortizzatori.
WHEN YOU SAY “JUMP” I SAY “HOW HIGH?”
Non è certo un mistero che il Supercross faccia dei salti la sua ragion d’essere, una disciplina motoristica che è tutta spettacolo in stadi giganteschi, dove la moto passa metà del tempo a mangiare ghiaia e l’altra a librarsi in volo come una divinità pagana. È tutto molto più compassato che in MXGP, dove i tracciati seguono per lo più la geografia naturale, più complessi, vari e ad ampio respiro, terreni perfetti per lanciare i cavalli delle moto al galoppo.
Qui conta più che mai prendere dossi e rampe alla velocità giusta, sfruttando le paraboliche per prepararsi al salto e gli scrub per passare meno tempo possibile in aria. La fisica quindi, in Monster Energy Supercross 3 è ancor più fondamentale che nel cugino MXGP, il quale presta il motore dell’edizione 2019 a questo terzo capitolo, facendo sorgere qualche problema in più rispetto a un anno fa. Se si decide di mettere le ruote nel fango con la fisica settata su “avanzata”, sorgono tutta una serie di problematiche di set up, come se si guidasse una moto molto più adatta al mondiale motocross che ad affrontare tracciati geometrici tirati su con le ruspe.
i tracciati cominciano ad essere memorizzati in battiti piuttosto che in intertempi, come in uno spartito
Con qualche tacca di simulazione in meno l’opera sboccia, si adatta perfettamente all’esuberanza dello sport, all’anima arcade che prevedere addirittura un contatore del punteggio che esalti ogni eroica manovra. In tal modo Monster Energy Supercross 3 diventa veramente l’Excitebike dei giorni nostri, un racing promiscuo contro un’IA nata per vincere e approfittare di ogni errore, non molto sagace ma spietata.
Continua nella prossima pagina…
- 1 2