Deliver Us The Moon - Recensione

PC PS4 Xbox One

L’essere umano ha spesso cercato conforto negli astri. Sia che si tratti di semplice curiosità, o di un naturale processo evolutivo che ci spinge a rincorrere l’ignoto, sappiamo che è dai tempi più antichi che uomini e stelle nutrono reciprocamente un amore quasi platonico, una simbiosi quasi viscerale che li ha uniti nel tempo, lasciando ai posteri testimonianze scritte e architettoniche.
Avete ragione, forse il preambolo è troppo pomposo per una recensione di stampo videoludico, ma il mood trasmesso dai ragazzi di KeokeN Interactive con il loro Deliver Us the Moon cavalca un po’ queste sensazioni ancestrali, giocando come avviene in altri medium d’intrattenimento, proprio con questa nostra volontà di ambire alle stelle e all’ignoto.

LOOKING FOR THE MOON

Nel futuro prossimo immaginato dagli sviluppatori, la Terra sembra aver esaurito la maggior parte delle risorse arrivando a uno stadio di semi desertificazione. La WSA, un centro di ricerca spaziale, pare però aver trovato la soluzione: sul nostro satellite sembra infatti presente un particolare isotopo, chiamato Helium-3, che può essere trasformato in energia per poi essere inviato tramite l’MPT, un dispositivo di trasmissione a onde. Un blackout dalle origini sconosciute spegne però il reattore che alimenta il dispositivo, lasciando così la Terra sprovvista di energia. ll’interno di questo background conosciamo il protagonista della storia, uno scienziato che si offre volontario per andare sulla Luna alla ricerca di risposte, cercando contestualmente di riportare online la struttura per garantire al nostro pianeta una speranza in più di sopravvivere.Deliver Us The Moon

L’avventura nello spazio è capace di regalare qualche emozione

Come avrete già capito questo è solo il preambolo di una serie ben precisa di sfortunati eventi, ognuno pronto a far scendere in campo non solo una trama studiata, ma anche tutta quella serie di elementi del gameplay che aumentano andando avanti con la storia. Dal nostro shuttle partiamo alla volta della Luna armati solo di buone speranze, ma una volta giunti (a fatica) sul satellite cominceremo ad acquistare dei piccoli “potenziamenti” per la nostra tuta, utili a creare un minimo di contorno a questa avventura in terza persona. Equipaggiati inizialmente solo con uno scanner utile ad identificare degli oggetti così da aggiungere qualche elemento della trama nel nostro diario, acquisteremo in seguito un cutter per eliminare i giunti di alcune porte sigillate e addirittura un robot assistente che potrà aprire delle porte al posto nostro, oppure ricreare alcune conversazioni olografiche pre-registrate in luoghi ben precisi della stazione. Questo aspetto si rivela fondamentale per l’evoluzione della storia, giacché il titolo non prevede alcun tipo di cutscene intermedie, tranne per qualche raro caso in cui vedremo degli spezzoni registrati con la grafica del gioco. Sinceramente ho trovato questa scelta equilibrata e contestuale alla produzione, soprattutto in funzione del fatto che non viene mai mostrata la fisionomia dei personaggi del gioco. Grazie a questo piccolo stratagemma il giocatore riesce a fantasticare immaginando le persone che ha di fronte, compreso il protagonista, che per tutta l’avventura sarà coperto dalla tuta spaziale.
A livello puramente ludico ci troviamo di fronte a una nuova interpretazione delle ormai reiterate regole di ingaggio: muoveremo il nostro personaggio per l’ambientazione seguendo il classico sistema di comandi (è supportato anche il controller) e ci sarà permesso di invertire a tempi alterni la visuale dalla prima alla terza persona. Le interazioni sono veramente basiche, tant’è che oltre a interagire con l’ambiente circostante alla ricerca di indizi, utili a compilare il glossario e sbloccare qualche achievement.
Deliver Us The Moon

Purtroppo il gameplay non funziona come dovrebbe

Come scritto precedentemente il nostro alter ego potrà aggiustare un’unità robotica chiama ASE, che lo accompagnerà fedelmente fino alla fine del suo viaggio, accedendo in quei luoghi angusti dove il protagonista non potrà infilarsi per ovvie ragioni. La decodifica dei messaggi olografici da parte di questa unità robotica aggiunge elementi di trama alla narrazione, che non mi sento di sottolineare o sviscerare al fine di farvi godere l’avventura dall’inizio alla fine nel corso della decina di ore che servirà a completarla. Quello che mi sento di aggiungere, tanto per darvi un’idea o una semplice linea guida, posso farlo grazie a una citazione tratta da Mark Twain: “Ognuno di noi è una luna: abbiamo un lato oscuro che non mostriamo mai a nessun altro”.
Tecnicamente parlando gli sviluppatori di Deliver Us The Moon sono riusciti a utilizzare abilmente il motore grafico Unreal Engine, ricreando per l’occasione degli scenari convincenti e spesso evocativi, che in alcuni casi ci hanno lasciato piacevolmente senza fiato. Non c’è motivo di gridare al miracolo, se non altro per le limitazioni mostrate nella gestione dei movimenti del personaggio, fin troppo goffi e a tratti surreali per qualcuno che dovrebbe camminare a gravità zero nello spazio. Intendiamoci, la grafica per una produzione indie resta un parametro di valutazione da contestualizzare, sinceramente ho trovato peggiori le mancanze in termini di gameplay, o di puzzle ambientali, che probabilmente avrebbero dato uno slancio maggiore al titolo rendendolo molto più appetibile dei concorrenti sul mercato. Se questo è comunque lo standard di partenza per i ragazzi di KeokeN Interactive, direi che ci siamo per quel che vale!

Deliver Us the Moon è un gioco capace di toccare delle corde interessanti, soprattutto perché riesce ad amalgamare bene il concetto di thriller sci-fi con un’avventura in terza persona che parte bene, ma poteva sinceramente dare molto di più. La struttura del gameplay è troppo basica, quasi incatenata ai soliti stilemi visti e rivisti che, purtroppo, penalizzano la resa finale. Con un piccolo slancio, secondo me, poteva andare molto meglio. Lo si trova su Steam a un prezzo ragionevole, si parla di 25€, ma se avete pazienza di aspettare uno sconto in saldo un’occasione dategliela comunque.

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Pro

  • Come avventura sci-fi possiede elementi interessanti.
  • Colonna sonora ricca di pathos.
  • Graficamente intrigante ma…

Contro

  • …alcuni elementi fanno un po’ storcere il naso
  • Ci sarebbero piaciuti più elementi di gameplay
7.2

Buono

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