Cities: Skylines - Recensione

PC PS4 Xbox One

Cities: Skylines è un prodotto che non ha davvero bisogno di presentazioni: il gestionale cittadino sviluppato da Colossal Order, e pubblicato da Paradox Interactive due anni fa su PC, è riuscito subito a raccogliere il favore dei sindaci virtuali che – fino ad allora – non avevano ancora trovato un degno sostituto di SimCity. A distanza di poco più di ventiquattro mesi, Tantalus Media propone ai possessori di Xbox One una conversione diretta dell’opera realizzata originariamente dal team finlandese, portando il gioco e la sua espansione, After Dark, sulla console della casa di Redmond.

DA VILLAGGIO A MEGALOPOLI

Non mi dilungherò nell’esaminare in dettaglio i vari elementi del gameplay, poiché quello che arriva oggi sulla piattaforma Microsoft è – di fatto – il medesimo titolo sbarcato su Steam nel 2015, chiaramente rivisitato per far sì che sia facilmente accessibile con un pad tra le mani. Basti dire che, anche nella sua incarnazione “da salotto”, Cities: Skylines resta il miglior city builder sulla piazza, offrendo agli appassionati di gestionali urbani tutti gli strumenti necessari per creare da zero la città perfetta. Si tratta di un procedimento graduale nondimeno lento, forse un po’ troppo: a dispetto di quanto avviene su PC, infatti, manca inspiegabilmente la possibilità di accelerare la velocità di gioco, è solo possibile mettere in pausa per costruire, in tranquillità, le infrastrutture necessarie al benessere dei cittadini prima di ristabilire il normale fluire del tempo.

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Cities: Skylines per Xbox one è – di fatto – il medesimo titolo sbarcato su Steam

A parte questo, Cities: Skylines mantiene tutte le caratteristiche che ne hanno decretato il successo due anni fa: una curva di difficoltà morbida e piuttosto permissiva, una grande libertà concessa al giocatore e tantissime opzioni di personalizzazione. Tutto ruota attorno alla volontà di offrire pochi vincoli ai sindaci virtuali, affinché possano dar sfogo alla loro creatività, dai distretti per gestire al meglio i quartieri e le specializzazioni industriali o commerciali (queste ultime introdotte tramite il DLC After Dark), passando alle delibere comunali su questioni che riguardano istruzione, raccolta differenziata, lotta alla criminalità, legalizzazione delle droghe leggere, e chi più ne ha più ne metta.

A PORTATA DI POLLICI

Un lavoro ineccepibile è stato svolto in sede di conversione per far sì che tutti i comandi da mouse e tastiera venissero traslati sui tasti del controller. Ammetto che ero piuttosto scettico quando ho preso in mano il pad e avviato il gioco per la prima volta, eppure mi sono trovato subito a mio agio nel ruotare la visuale con l’analogico destro e a utilizzare quello sinistro per muovere il puntatore, senza per questo provare alcuna nostalgia della versione PC, sulla quale – in passato – ho trascorso un discreto quantitativo di ore. Anche la navigazione tra i menù è piuttosto intuitiva, merito soprattutto di un’interfaccia lievemente ritoccata per risultare quanto più funzionale possibile su console.

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Cities: Skylines resta il miglior city builder sulla piazza

Tutti gli strumenti sono immediatamente accessibili: sia quello per la costruzione di strade, acquedotti ed elettrodotti, oppure quello adibito all’impostazione delle zone abitabili, commerciali o industriali. Ogni cosa può essere individuata e raggiunta tramite la pressione di pochissimi tasti, velocizzando al massimo le operazioni di gestione dell’insediamento cittadino. L’unica critica che mi sento di muovere riguarda alcune opzioni più avanzate: queste sono nascoste alla vista e gli altrimenti esaustivi tutorial testuali non spiegano come raggiungere questi sotto menù.

È presente anche qualche lieve problema tecnico, perlopiù piccoli glitch facilmente risolvibili con una o più patch: penso, per esempio, al caricamento ritardato di alcune texture, al pop-up improvviso di alberi ed edifici, o a certi rallentamenti di poca rilevanza che si verificano quando si utilizza spesso lo zoom della visuale. Si tratta, in ogni caso, di criticità quasi impercettibili che non intaccano in alcun modo l’esperienza complessiva: una manciata di note stonate in una sinfonia altrimenti sublime.

La versione di Cities: Skylines approdata su Xbox One permette ai possessori della console Microsoft di sbizzarrirsi nella creazione della città ideale. Grazie alla conversione realizzata da Tantalus Media, il gestionale cittadino di Colossal Order e Paradox Interactive riesce a brillare anche su questa piattaforma, non avendo nulla da invidiare all’edizione originale disponibile da tempo su Steam. Anzi, forse qualcosa c’è: nel pacchetto è sì presente l’espansione After Dark, eppure all’appello mancano ancora gli altri due DLC, Snowfall e il più recente Natural Disasters; speriamo che questi contenuti non restino una prerogativa dell’utenza PC.

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Pro

  • È lo stesso gioco pubblicato su Steam due anni fa.
  • I controlli via pad sono perfetti.
  • L’interfaccia è pulita e intuitiva.

Contro

  • È presente solo un’espansione sulle tre totali disponibili su PC.
  • A volte si verificano alcuni piccoli glitch grafici.
  • Nessuna localizzazione in lingua italiana.
8.7

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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