Guardians of the Galaxy: The Telltale Series - Ep. 1 - Recensione

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Steam è in modalità Big Picture. Il controller relativo è configurato. Non credo di aver dimenticato nulla. Anzi, no, le cuffie non sono ancora collegate al PC. Fatto, ora è davvero tutto pronto, posso premere “A” e far partire le danze. Gli Electric Light Orchestra mi accolgono in Guardians of the Galaxy: The Telltale Series con uno dei loro successi più grandi, Livin’ Thing: bastano davvero poche note per sentirsi già a casa e respirare l’atmosfera della pellicola firmata da James Gunn. Ora non mi resta che avviare Tangled Up in Blue, il primo episodio di questa nuovissima serie episodica dedicata agli improbabili eroi dei fumetti Marvel.

WHY CAN’T I TOUCH IT

Telltale Games ha deciso di avvicinarsi maggiormente alla versione cinematografica dei Guardiani della Galassia, piuttosto che a quella vista in azione sulle pubblicazioni della Casa delle Idee: una scelta che – personalmente – non mi sento di biasimare, d’altronde, seppur non senza qualche difetto, il gruppetto capitanato da Star-Lord, alias di Peter Quill, funziona benissimo sul grande schermo. Un’alchimia che in questa prima parte dell’avventura (divisa in cinque porzioni, come da consuetudine) viene riprodotta quasi fedelmente, prendendosi qualche licenza di tanto in tanto, ma comunque ricalcando i profili caratteriali già abbondantemente delineati nel film.

Guardians of the Galaxy The Telltale Series PC PS4 Xbox One immagine 04

Guardians of the Galaxy: The Telltale Series ricalca i profili caratteriali delineati nel film

Quello arrivato in queste ultime ore sui nostri schermi si rivela dunque un episodio rivolto principalmente ai fan degli improbabili eroi intergalattici, tanto che moltissimi elementi che sarebbero stati utili per introdurre i personaggi – principali e non – vengono volutamente tralasciati. Ciò alleggerisce di molto la narrazione, permettendo di concentrarsi solo ed esclusivamente sulla missione affidata ai Guardiani dalle forze della Nova Corps, senza dimenticare gli immancabili siparietti che nascono spontaneamente quando metti insieme un procione antropomorfo fissato con le armi da fuoco, un energumeno grosso e verde che prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto, una spietata assassina cresciuta da un tiranno, un albero che sa dire solo tre parole (I’m Groot) e un terrestre sbruffone, ma con un animo gentile.

DANCING IN THE MOONLIGHT

Tangled Up in Blue parte immediatamente col botto grazie a un ottimo taglio cinematografico e una particolare enfasi registica sulle scene di azione, il tutto arricchito da un voice acting particolarmente azzeccato, soprattutto per quanto riguarda Rocket Raccoon, interpretato da un camaleontico e quasi irriconoscibile Nolan North.

Guardians of the Galaxy The Telltale Series PC PS4 Xbox One immagine 05Per quanto riguarda la trama, invece, vi basti sapere che in appena un’ora e mezza assisterete già a un paio di colpi di scena piuttosto importanti e imprevisti. Novanta minuti che volano via: merito della scrittura dei dialoghi a dir poco brillanti e di un ritmo sempre molto serrato, il tutto trascinato da una colonna sonora che pesca a piene mani dal progressive rock che ha dominato la scena musicale a cavallo degli anni Settanta e Ottanta.

I novanta minuti di gioco volano via: merito della scrittura dei dialoghi a dir poco brillante e di un ritmo sempre molto serrato

C’è davvero poco che non va in questo primo quinto dell’avventura, anche se mi sento di muovere una critica all’indirizzo del motore di gioco: ormai il peso degli anni si sente davvero tanto, tra texture in bassa risoluzione, modelli poligonali piuttosto poveri e animazioni da dimenticare. Per fortuna, tutto il resto funziona alla perfezione. Ora dobbiamo solo sperare che Telltale sappia mantenere questo livello qualitativo anche nei mesi a venire, magari dando finalmente il giusto peso alle decisioni prese dai giocatori nel corso dell’intera serie.

Il primo episodio di Guardians of the Galaxy: The Telltale Series rappresenta tutto ciò che un fan del primo film di James Gunn dedicato agli eroi Marvel potesse sognare. La strada imboccata dallo studio di San Rafael è sicuramente quella giusta, eppure il percorso è ancora lungo, e nei prossimi mesi può davvero succedere di tutto. Il carisma di Peter Quill e compagni c’è e, salvo passi falsi, quest’opera potrebbe davvero rivelarsi una bellissima sorpresa. Peccato solo per un comparto grafico sulla soglia dell’obsolescenza.

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Pro

  • Si parte subito con il botto!
  • Regia e scrittura dei dialoghi ineccepibili.
  • La colonna sonora è sempre azzeccatissima.

Contro

  • Il motore grafico è davvero troppo vecchio.
  • Il sistema delle scelte è tutto da verificare.
  • Ancora niente in italiano.
8.5

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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