Hitman Steelbook Edition – Recensione

PC PS4 Xbox One

Il sicario “follicolmente” svantaggiato più famoso della storia ha avuto il suo bel daffare nel 2016: IO Interactive ha infatti intrapreso la difficile, e per nulla scontata, strada del serial periodico, uscendo a ritmo abbastanza scadenzato con sei episodi separati. Una formula piuttosto inusuale per una produzione tripla A, di certo molto lontana in termini di complessità da soluzioni assai più economiche, come le avventure firmate da Telltale. Avrà pagato questo azzardo? A quanto pare sì, visto che Square Enix ha recentemente rinnovato gli omicidi dell’Agente 47 per una nuova stagione. In ogni caso, se vi siete persi i sei episodi usciti unicamente in formato digitale, ora potete finalmente rifarvi grazie alla release fisica di Hitman, che porta con sé tutta una serie di contenuti aggiuntivi inediti. Insomma, piatto ricco, lo avveleno… ah no, scusate, non sono ancora uscito dal personaggio.

SILENZIOSO COME UN ALCE…

Tempo addietro, il buon Mario Baccigalupi ha avuto il piacere di recensire i primi due capitoli di questo nuovo Hitman (qui e qui), composti da una missione di addestramento e due operative, ambientate rispettivamente a Parigi e presso la città fittizia di Sapienza, sulla Costa Amalfitana. Due ottimi esempi di quanto possa offrire questa nuova edizione, ma contemporaneamente troppo limitati (anche per via di diversi problemi tecnici) per esprimere un giudizio globale.

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C’è quasi uno spunto da open world, considerate le dimensioni e la quantità smodata di approcci

Ovviamente, disponendo della versione scatolata, ho potuto affrontare tutta la serie dall’inizio alla fine, partendo proprio dalla modalità storia, spaziando quindi per tutte le ambientazioni disponibili, di fatto un mini tour mondiale che comprende Marrakech, Bangkok, il Colorado e infine Hokkaidō. La cosa che più mi ha colpito, in senso assolutamente positivo, è proprio la personalità che i grafici hanno voluto infondere in ogni location, curandone i dettagli in maniera davvero lodevole e riuscendo a dar vita ad alcune fra le mappe più belle che abbia mai visto in questa serie. C’è quasi uno spunto da open world, in certi casi, considerate le dimensioni e la quantità smodata di approcci che ogni luogo concede.

Ecco, sicuramente Hitman ha molto da insegnare a tanti titoli che vorrebbero essere stealth game, ma spesso arrancano proponendo le medesime meccaniche ad libitum, o al massimo illudendo il giocatore con delle variabili minime o estremamente guidate. Qui, invece, si ha sempre la sensazione di poter fare tutto ciò che si vuole, aguzzando l’ingegno e lavorando sulle nostre abilità base, che poi sono sempre quelle: un’incredibile capacità di mimetizzarsi anche in mezzo a una folla, unita alla maestria di uccidere in maniera assolutamente silenziosa e pulita. L’Agente 47 rimane sempre una perfetta macchina di morte, ma solo nelle mani giuste: il gioco, infatti, non perdona errori o incertezze, con una IA difficile da ingannare, pronta a vomitarci addosso un inferno di piombo al primo errore. Sotto questo aspetto, non ci sono dubbi: la componente stealth è pressoché imprescindibile, non si può neanche lontanamente immaginare di lanciarsi in una sparatoria come capita in Metal Gear Solid o Splinter Cell, perché in un attimo ci si ritrova circondati da ferocissimi nemici, con la nostra immediata esecuzione come un’unica, possibile conseguenza.

… DAI VIVI CI SEPARA CON IL TAGLIO DI UNA FALCE

Diventa quindi imperativo destreggiarsi fra numerosi travestimenti, che dovranno essere “gentilmente prestati” da qualche sfortunato NPC. Attenzione, però… questo non vuol dire che potremo uccidere chi ci pare e piace senza conseguenze: se infatti adotteremo un approccio letale, subiremo pesanti decurtazioni al punteggio in fase di valutazione, pertanto – laddove possibile – conviene sempre limitarsi a un più sereno stordimento, utilizzando la classica presa per addormentare o qualche oggetto da lancio, purché non affilato.

Il fattore di rigiocabilità è sorprendentemente elevato: ogni ambientazione presenta infatti 20 “livelli di professionalità”

Deve poi seguire un’abile azione di pulizia, atta a nascondere i corpi in qualche armadio o cassapanca, altrimenti – prima di subito – le guardie inizieranno una caccia all’uomo sul luogo del ritrovamento, complicandoci non poco la vita. L’Agente 47, tuttavia, non è un santo, quindi non temete: gli obiettivi della missione andranno comunque sistemati in maniera definitiva, il più sarà capire come fare. Spesso gireranno con una scorta armata e si dimostreranno diffidenti e guardinghi, quindi occorrerà sfruttare tutte le occasioni che ci verranno suggerite di volta in volta. Origliare una discussione potrebbe svelare abitudini e vizi della nostra vittima, aprendoci “opportunità” (così chiamate anche durante il gioco) per avvicinarci al nostro bersaglio senza che lui se ne renda nemmeno conto. Le opzioni sono molteplici e prevedono anche approcci a distanza, compresi quelli che potrebbero essere considerati dei “tragici incidenti”. Insomma, c’è davvero di che sbizzarrirsi, con un fattore di rigiocabilità sorprendentemente elevato: ogni ambientazione presenta infatti 20 “livelli di professionalità”, che potremo sbloccare completando le numerose sfide (letteralmente centinaia) che ci verranno proposte.

hitman collection recensione pc ps4 xbox oneUna volta ottenuto il massimo punteggio, potremo poi accedere alla nuovissima modalità Professionista, di fatto una variante dedicata ai sicari più estremi, con guardie ancora più reattive, telecamere di sicurezza in grado di verificare attività sospette, passi più rumorosi con l’aumentare dell’andatura e, manco a dirlo, nessuna funzione di autosave e giusto un salvataggio a missione. A compensare, avremo dei bonus aggiuntivi in termini di armi e gadget sbloccabili, nonché una classifica dedicata.

Sembra già tanta roba, ma la verità è che quanto detto fino a questo momento rappresenta davvero la punta dell’iceberg. La quantità di contenuti è assolutamente impressionante e comprende ulteriori modalità, come “Escalation”, che vi metterà nella condizione di dover uccidere diversi bersagli con limitazioni sempre più stringenti, utilizzando travestimenti e armi specifiche. Non fosse sufficiente, potrete mettervi seriamente alla prova con i “Bersagli Elusivi”, delle vere e proprie missioni in parallelo alla modalità Storia, con tanto di filmati personalizzati, dove occorrerà eliminare un soggetto con pochissimi aiuti e senza errori. Sì, perché in caso contrario non avrete una seconda occasione, la missione fallirà definitivamente e potrete solo andare a piangere in un angolino. Dura la vita dell’assassino…

TIRATO A LUCIDO

A distanza di quasi un anno dalla sua uscita in formato digitale, Hitman si trova ora in splendida forma, sebbene non abbia gradito tantissimo il fatto di dovermi scaricare oltre 10 GB di patch, così, pronti via.

La resa visiva è davvero notevole, con un Glacier Engine in grande spolvero

L’aggiornamento 1.21, però, la dice lunga sulla quantità di miglioramenti che IO Interactive ha portato alla sua opera, non ultimi il supporto a PS4 Pro, con i 4K upscalati da 1440p (con buoni risultati in termini di antialias anche su schermi Full HD), l’HDR, un frame rate più elevato e tempi di caricamento più rapidi rispetto alla versione PS4 base, ma comunque ancora lontani dal poter essere definiti istantanei. In generale, la resa visiva è davvero notevole, con un Glacier Engine in grande spolvero, che non delude praticamente mai. Il fatto di non essere incappato in bug di qualsiasi genere depone nettamente a favore degli sviluppatori e li assolve da un debutto non proprio brillante, che aveva parzialmente deluso i fan della prima ora. Si sente però, e non poco, l’assenza del tocco magico di Jesper Kyd: la colonna sonora, a dire il vero, è piuttosto monotona e ben distante dai fasti del passato. Tocca farsene una ragione.

Se odiate i digital download, avete in casa un’ADSL “a carbonella” (non siete i soli, sappiatelo) o più semplicemente non vi aggrada la formula a episodi, potete finalmente risolvere tutti i vostri problemi con questa Steelbook Edition che, oltre a raccogliere i sei episodi in un unico disco, presenta non pochi contenuti aggiuntivi, compresa la colonna sonora e il making of. C’è davvero tutto quanto possa rendere felice un fan di Hitman e degli stealth game duri e puri in generale. Davvero difficile trovare qualcosa di comparabile sul mercato, almeno in questo momento.

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Pro

  • Uno dei migliori titoli della serie.
  • Stealth game con pochissimi compromessi.
  • Tantissimi contenuti aggiunti, sommati alla storia principale.

Contro

  • Caricamenti ancora troppo lunghi su PS4.
  • Always online a volte un po’ invadente.
  • L’accompagnamento musicale non è paragonabile ai lavori passati.
8.8

Più che buono

Sta lì, sornione e silenzioso alla scrivania, come se non esistesse. E invece esiste eccome, il TMB redazionale, grazie al quale ogni newser la mattina si alza sapendo che deve correre più veloce di lui, se vuole mangiare. Attenzione, però, a non lasciarlo da solo con un mojito, perché potrebbe finire tutto a schifio in un amen.

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