imaginarylab

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Nome: imaginarylab
Anno di fondazione: 2014
Sede: Verona
Sito web: www.imaginarylab.it
S
ocial: https://www.facebook.com/imaginarylab/

 

Ciro Camèra: fondatore, 3d artist

Diego Rossi: 3d artist

Giuliano di Maiolo: character design, 3d artist

Massimo Origano: programmatore

n.d.

INTERVISTA a Ciro Camèra

Raccontati!

Ciao, sono Ciro Camèra, fondatore del team imaginarylab. La mia passione per i giochi nasce negli anni 80, quando, con mio fratello, siamo riusciti a farci regalare il NES dai nostri genitori. Da lì al passaggio alle future console (play, play2) e PC è stato breve. Sono stati anni intensi, caratterizzati soprattutto dalla passione per avventure grafiche e rpg. Dopo il diploma (liceo classico) ho deciso che la mia strada doveva essere il mondo del 3d: nel 2000 finalmente sono riuscito a trovare un corso che dava tutte le basi che servivano per partire e da allora non ho più lasciato la retta via. Dal 2000 ad oggi ho lavorato come freelancer a diverse produzioni 3d (videoclip, spot, rendering di qualsiasi genere), ma nel 2014 ho deciso di cominciare a lavorare ad un progetto che fosse tutto farina del mio sacco. Da lì la decisione di rispolverare idee e spunti che negli anni si erano accumulati e dar vita ad un nuovo videogioco.

Come hai iniziato a sviluppare videogiochi? Qual è il tuo percorso formativo?

Ho iniziato per il desiderio di raccontare una storia. Nascendo come 3d artist volevo poterla raccontare nel modo che più mi si addiceva. Ci ho aggiunto la passione per le avventure grafiche e il passo per iniziarne lo sviluppo è stato breve. Poi ho avuto la fortuna di trovare persone che condividevano le mie stesse passioni e da lì è nato imaginarylab.

Cosa o chi ti ha spinto e incoraggiato a intraprendere lo sviluppo di videogiochi?

L’idea di sviluppare videogiochi era un sogno nel cassetto, coltivato fin da quando ero più giovane. Sono sempre stato bloccato dai miei limiti tecnici: una volta che ho “preso coscienza” di quello che potevo fare, e soprattutto, dopo aver incontrato persone che mi potevano supportare nei diversi ambiti di una produzione di questo genere (il mio team), ho capito che si poteva fare. E da lì è nato il progetto che abbiamo presentato allo Svilupparty 2016.

Quali sono i tuoi obiettivi?

L’obiettivo finale sarebbe quello di far diventare imaginarylab un team sviluppatore a tutti gli effetti. Al momento infatti, per esigenze varie, tutti i membri di imaginarylab coltivano questo progetto come secondo lavoro (o meglio passione). Se ci fosse la possibilità di farlo diventare il primo lavoro, avremmo modo di raccontare più storie.

Allo Svilupparty 2017 quale progetto presenterai?

Presenteremo, per il secondo anno di seguito, Willy Morgan, avventura punta e clicca in terza persona. Nel 2016 abbiamo esordito con il nostro progetto che era in lavorazione da circa 6 mesi. L’esperienza dello scorso anno ci ha molto segnati (in senso estremamente positivo) e ci siamo dedicati allo sviluppo del gameplay, di nuove locations, animazioni, etc, in modo che nell’edizione 2017, Willy Morgan si presentasse in forma smagliante.

Quali pensi che siano i punti di forza del tuo prodotto?

Spero, in primis, la storia: Willy è un ragazzo che ha perso il padre quando era ancora piccolo. Il padre  era un archeologo/avventuriero e, nella sua ultima spedizione, è scomparso misteriosamente. Da allora non un indizio di quello che è successo; 10 anni dopo, quando ormai Willy pensa di aver superato lo choc, una lettera lo fa ripiombare nel passato.

Altro punto, non secondario, su cui puntiamo molto è l’impatto grafico: fondali estremamente curati, ma dal taglio cartoon, personaggio con animazioni curate e divertenti, cutscene coinvolgenti.

E ultimo punto non inferiore agli altri: esperienza di gioco accessibile a tutti attraverso un gameplay veloce, pratico e immediato, in modo che il giocatore si concentri sullo sviluppo della storia e sul risolvere enigmi. Abbiamo cercato offrire un’interfaccia quanto più lineare e meno invasiva possibile, in modo che l’attenzione sia rivolta al gioco e a tutte le sue sfumature.

Un consiglio rapido per chi vorrebbe sviluppare videogiochi

Avete un’idea che ritenete valida? Credeteci e lavorateci da subito. Non fate l’errore di bloccarvi perchè non avete idea di come procedere nello sviluppo. E’ per quello che nascono i team: diverse persone con diverse capacità, ma tutte rivolte ad un comune obiettivo.

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