M75 Air, l’ultraleggero di Corsair – Recensione

Corsair ci ha mandato un esemplare del suo nuovo gaming mouse. Dimenticate tutte le mollezze: l’M75 Air pesa come una piuma e offre solatanto l’essenziale. Senza fili.

Probabilmente avrete letto la recensione dello Scimitar Elite Wireless, qualche giorno fa, e sarete rimasti colpiti – magari anche un po’ straniati – dalla sua quantità di pulsanti programmabili. Ma se, invece, foste alla ricerca dell’esatto opposto?

Il nuovo M75 Air, con i suoi 60 grammi di peso, è indubbiamente il mouse senza fili più leggero che abbiamo avuto l’occasione di provare: è davvero una piuma, ma tanta leggerezza si paga a un prezzo che pochi sono disposti a sostenere, l’assenza quasi totale di funzioni avanzate.

SOLO L’ESSENZIALE

 L’M75 Air arriva in una scatola di cartone interamente riciclabile, senza parti in plastica nell’imballaggio. Una scelta ecologica che ci sentiamo di sostenere. Una volta aperta la confezione, troviamo ad accoglierci il mouse, avvolto in un foglio di carta velina come se fosse un alimento, un cavetto calzato USB da tipo A a tipo C per la ricarica della batteria interna e il ricetrasmettitore USB a bottoncino con la tecnologia proprietaria Slipstream, oltre a due guide in carta sulla garanzia e sulla sicurezza. Il dispositivo ha una forma anatomica perfettamente simmetrica, ma i due unici tasti laterali si trovano sul lato sinistro, il che li rende accessibili in realtà soltanto a chi impugna abitualmente il mouse con la mano destra. A differenza dello Scimitar, che era un po’ più “tozzo”, l’M75 Air recupera la lunghezza “abituale” di 12 cm e, per tanto, risulta più comodo da impugnare con tutto il palmo della mano.

La rotella centrale si muove a micro-scatti e non è prevista una modalità “libera”, dotata di un movimento più fluido. Non ci sono altri pulsanti, nemmeno un selettore veloce per profili o per i DPI, né circuiti per l’illuminazione: di fatto, sembra di trovarsi di fronte a un mouse di vent’anni fa, solo senza filo e molto, molto più leggero e preciso.

La rotella centrale si muove a micro-scatti e non è prevista una modalità “libera”, dotata cioè di un movimento più fluido

Sul fondo, troviamo tre elementi: il sensore Marksman da ben 26.000 DPI (anche se la risoluzione preimpostata è 1.200 punti per pollice), il pulsante di selezione della modalità operativa e un alloggiamento per il ricetrasmettitore a bottoncino, ove riporlo durante la ricarica o se decidiamo di usare il dispositivo con una connessione Bluetooth. L’unica comunicazione fisica con l’utente è riservata a un microscopico led posizionato al centro, la cui sola funzione è comunicare l’accensione del dispositivo, la modalità usata e se per caso incombe la necessità di una ricarica.

… TUTTA SOSTANZA!

Essere tanto spartani non è necessariamente un male. Sono diversi i giocatori – soprattutto di FPS – che si lamentano della presenza eccessiva di tasti nelle periferiche da gioco e preferirebbero un approccio più basilare, ma di ottima qualità. L’M75 Air si rivolge espressamente a loro, anzi, soltanto a loro. Una volta configurata la risoluzione con il software iCUE, e decisa la funzione dei due tasti laterali, quelle sono e quelle restano. Se decidiamo di salvarle direttamente sulla periferica, si mantengono anche spostando il dispositivo su un altro computer privo del software di Corsair. Non c’è modo di scegliere tra diversi profili hardware, perché sulla periferica ce ne sta soltanto uno. Non c’è neanche modo di scalare tra più livelli di DPI differenti: anche qui, uno solo e basta.

Al massimo, possiamo impostare un valore secondario in modalità cecchino e poi programmare uno dei due tasti laterali (o la rotella) per attivare questa modalità. In compenso, i tasti sono di tipo opto-meccanico e la velocità di polling, anche senza cavo usando il ricevitore a bottoncino, è di 2000 Hz, il doppio rispetto a quanto abbiamo sempre considerato ottimale. Se poi vogliamo usare il mouse tramite Bluetooth, possiamo sempre farlo e questa è un’opzione che non dovremmo mai dare per scontata

Se poi vogliamo usare il mouse tramite Bluetooth, possiamo sempre farlo e questa è un’opzione che non dovremmo mai dare per scontata

I cuscinetti in PTFE, posizionati strategicamente ai bordi del lato inferiore, assicurano la massima stabilità e scorrevolezza su tutte le superfici, anche se chiaramente i risultati migliori si ottengono con un tappetino di buona qualità. È notevole anche l’autonomia dichiarata di 70 ore tra una ricarica e la successiva, ma questa dipende dall’uso che si fa del dispositivo: al momento non saprei confermarla o meno ma, dopo qualche giorno di impiego dell’M75 Air, non ho ancora dovuto ricaricarlo.

TUTTO PERFETTO CON M75 AIR? DIPENDE

 Come abbiamo visto, l’M75 Air è un mouse decisamente particolare: spartano, essenziale, diremmo tranquillamente scarno nelle funzionalità accessorie, quasi del tutto privo di appeal scenico ma volutamente concentrato sulla sua missione: offrire la massima leggerezza e precisione possibile agli amanti degli FPS, che di sicuro non hanno bisogno di un mouse a 18 tasti per giocare. Anzi, darebbero pure fastidio. E sotto questo aspetto nulla da dire: missione compiuta, perfettamente. Il problema subentra quando introduciamo anche una nuova variabile, il prezzo. Quanto siete disposti a pagare per tutto questo?

Secondo Corsair, la cifra giusta sono i 149 euro di listino di questo dispositivo che, per carità, è precisissimo, è comodissimo ed è oltre modo leggero, più leggero di una piuma, sicuramente più leggero di qualsiasi altro mouse senza filo. Ma una volta usciti dall’FPS o dalla sessione di e-sport, e tornati al desktop, quello che ci resta – letteralmente – in mano è pur sempre un mouse a cinque pulsanti (destro, sinistro, rotella, avanti e indietro) e niente più, a cui possiamo assegnare metà delle funzioni di tutti gli altri modelli della stessa Corsair, un solo profilo, una sola risoluzione per volta

La sensazione di aver pagato di più per aver avuto di meno, almeno per quanto riguarda lo scrivente, è piuttosto forte

La sensazione di aver pagato di più per aver avuto di meno, almeno per quanto riguarda lo scrivente, è piuttosto forte. E tutto questo al netto delle ottime qualità intrinseche, riconosciute e assolutamente straordinarie di questo mouse. Bello, ma da ragionarci un po’ sopra e da prendere solo in caso di specifiche esigenze ludiche o professionali.

VOTO: 8

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