ASUS ROG Falchion Ace – Recensione

Vi serve una tastiera meccanica da infilare in qualsiasi zaino o borsetta per il portatile? ASUS ha quello che fa per voi: con la sua nuova ROG Falchion Ace andate dappertutto!




Inutile farla lunga: quando ci si abitua alla propria tastiera, soprattutto se è una valida tastiera meccanica, è piuttosto difficile rinunciarvi. E non solo per scopi meramente ludici: le dita hanno bisogno di certezze, soprattutto quando devono battere lunghe sequenze di tasti per creare testi di una certa rilevanza. Tipo questa recensione, per dire, composta direttamente sul prodotto di cui parla.

DIMENSIONI STANDARD, MA ULTRACOMPATTE

Non mento se intitolo questo paragrafo con un apparente ossimoro: come fa una tastiera a essere compatta e, contemporaneamente, avere dimensioni standard? Semplicemente, con “dimensioni standard” intendo quelle dei tasti, con i loro keycap larghi e profondi come quelli di qualsiasi tastiera, mentre invece la ROG Falchion Ace, nel suo complesso, è ridotta ai minimi termini. Il sottotitolo “65% Mechanical Gaming Keyboard” non rende bene l’idea, ma forse le foto sì. Larga poco più di 30 cm e profonda soltanto 10, con un’altezza massima inferiore ai 4 cm, questa tastiera dispone unicamente del blocco alfanumerico, con l’aggiunta dei tasti cursore e di soli quattro tasti di controllo del cursore (Ins, Canc, PgSu e PgGiù, tutti incolonnati sul lato destro).

asus rog falchion ace

Non c’è il tastierino numerico e non ci sono neanche i tasti funzione, replicati dalla prima fila di tasti numerici in alto con l’ausilio del tasto Fn. Immediatamente più in basso, la pressione del tasto Fn insieme ai pulsanti dalla Q alla U permette di accedere alle più basilari funzioni multimediali, mentre il printscreen ottenuto con il tasto Stamp è sostituito dalla combinazione Fn+P. Questo implica che, se da un lato possiamo occupare davvero pochissimo spazio sulla scrivania e portarci la tastiera ovunque, dall’altro saremo costretti a imparare un bel po’ di combinazioni di tasti nuove di zecca, o comunque un po’ più complicate del solito. Per esempio, per selezionare tutto un testo “da qui alla fine” è necessario premere ben quattro tasti: Ctrl+Shitf+Fn+PgGiù, non proprio il massimo della comodità per chi usa LibreOffice e affini.

PICCOLA MA MOLTO SERIA

Non fatevi ingannare dalle dimensioni contenute: dal punto di vista meccanico, la ROG Falchion Ace non fa certo rimpiangere le tastiere più grosse. È dotata di retroilluminazione e, grazie ai keycaps a più strati con incisione laser, la versione nera riesce a farsi vedere benissimo durante l’uso, con i caratteri ben leggibili su ogni tasto, compresi i pochi tasti che hanno anche dei caratteri nella riga inferiore e, soprattutto, quelli dotati di funzione accessoria con il tasto Fn, il cui significato è riportato nel lato inferiore del keycap.

Non fatevi ingannare dalle dimensioni contenute: dal punto di vista meccanico, la ROG Falchion Ace non fa certo rimpiangere le tastiere più grosse

Nella versione bianca, invece, le scritte laterali non sono incise ma marcate in caratteri grigi. Si leggono tutti benone, e questo è molto importante per l’uso di un prodotto particolare come questo. L’anima dei pulsanti è fatta in casa. Gli interruttori NX Red hanno un punto di attivazione di 1,8 mm con una corsa completa di 4 mm. La forza di attivazione iniziale è di 40 g per evitare pressioni accidentali e la forza massima è di 55 g per fornire un feedback tattile più preciso.

 

Grande cura è stata posta dall’azienda nella stabilizzazione dei pulsanti più grossi (barra spaziatrice, invio, Bloc Maiusc, cancellazione) e soprattutto nella soppressione dei rumori metallici dovuti alla digitazione, visto che il corpo della tastiera appoggia su uno strato di schiuma fonoassorbente. La digitazione è chiara e netta, non produce rumori metallici né strani echi durante il ritorno in posizione di riposo e, soprattutto, le caratteristiche fisiche del prodotto limitano al minimo fisiologico la possibilità di commettere errori, al netto chiaramente del periodo di apprendimento necessario ogni volta che si impugna una tastiera nuova.

DOPPIO USB E SIDE-TOUCH

La ROG Falchion Ace ha due particolarità che potrebbero renderla ancora più interessante: la presenza di due connettori USB di tipo C, grazie ai quali può essere collegata a due computer contemporaneamente, e uno “slider touch” sul lato sinistro che può essere programmato a piacimento con il software Armoury Crate. Quest’ultimo di default permette di cambiare il volume tramite tap o sfioramento, ma volendo può fare altre cose: dai comandi multimediali alla replica di alcuni tasti della tastiera, dal lancio di macro all’apertura di siti web, dal lancio di Armoury Crate all’inserimento di testo.

asus rog falchion ace

Una buona idea che però andava sviluppata decisamente meglio, offrendo una rosa più ampia di scelte e di azioni da impostare: il fatto che non si possa lanciare un programma, o anche bloccare il desktop di Windows, tanto per fare due esempi eclatanti, è davvero difficile da mandare giù, soprattutto se pensiamo alle analoghe possibilità offerte dai software di altre marche. Inoltre, attenzione a come lo si imposta: io ho messo l’azione di ridurre tutti i programmi a icona con uno swipe verso il basso e il risultato che ho ottenuto è di ripulire il desktop ogni volta che ho deciso di spostare la tastiera.

Ben vengano l’USB x2 e il side touch, ma il fatto che non si possa lanciare un programma o bloccare il desktop di Windows, tanto per fare due esempi, è difficile da mandare giù

La doppia connessione USB permette invece di tenere collegata la tastiera a due PC contemporaneamente e di scegliere quale usare con uno switch posizionato al centro. Una sorta di mezzo KVM che però limita la sua azione alla tastiera senza considerare il mouse e lo schermo, vanificando di fatto qualsiasi utilità con due PC da scrivania: che senso ha poter scegliere a quale computer inviare i comandi, se poi devo staccare e attaccare il mouse o il monitor? Avrebbe senso solo se impiegato con due PC portatili dotati di touchpad e di monitor incorporato, un campo di utilizzo piuttosto ristretto.

IL FONDO-COPERCHIO

Con la tastiera, ASUS fornisce anche una ‘scocca’ protettiva che può essere usata in due modi: come copritastiera per non farle prendere polvere, se posizionata a mo’ di coperchio, oppure come vano di appoggio, se usata in modo diametralmente opposto. Agli angoli, infatti, ha quattro piccoli piedi antiscivolo che servono a migliorarne la stabilità quando l’utilizzo è proprio questo.

Un’idea brillante, perché una delle necessità maggiori quando si trasporta una tastiera è quella di impedire il contatto dei tasti con altri oggetti (che potrebbe rimuovere involontariamente i keycaps) e le pressioni accidentali: un coperchio rigido è proprio ciò che serve per l’occasione e la possibilità di metterlo sotto alla tastiera come ulteriore protezione e stabilizzazione durante l’uso, ci impedisce anche di dimenticarlo quando è ora di tornare a casa. L’uso combinato del coperchio e dei piedini di sollevamento permette altresì di aumentare l’inclinazione del piano della tastiera, favorendo la digitazione a chi ama le diagonali più pronunciate (a discapito dell’allineamento dei polsi) e limita l’accesso accidentale alla “touch strip” laterale, il che è probabilmente positivo.

LA ASUS ROG FALCHION ACE, IN DEFINITIVA

Prima di provare la ROG Falchion Ace ero molto scettico sul formato ultracompatto – davvero, non riuscivo a immaginare come sarebbe stata la vita senza i tasti funzione e senza i numeri a destra – ma ora so che in situazioni di emergenza può essere un valido sostituto a una tastiera completa. In fondo tutto quello che serve davvero c’è ed è immediatamente a disposizione, mentre il problema maggiore riguarda l’uso di software specifici che hanno bisogno di una rapida pressione dei pulsanti che mancano.

in situazioni di emergenza, l’ultracompatta ROG Falchion Ace può essere un valido sostituto a una tastiera completa

Un po’ per abitudine e un po’ per pigrizia, dubito che sceglierei mai una tastiera di questo tipo per il lavoro e per il gioco quotidiano, ma se avessi la necessità di portarmi dietro una tastiera tutta mia ovunque vada, la ROG Falchion Ace diventerebbe certamente un’alleata preziosissima. In questo caso, però, il peso della borsa aumenterebbe di ben 726 grammi, che non sono certo pochi. Solidità, stabilità e affidabilità hanno il loro peso, nel bene e nel male.

Voto: 8

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