MSI RadiX AX6600 – Recensione

Da MSI ecco RadiX AX6600, un router Wi-Fi6 versatile e facile da configurare, per chi vuole giocare sfruttando una rete Wi-Fi come se fosse una cablata.




MSI, da sempre attenta alle esigenze del pubblico dei gamer, ha finalmente deciso di lanciare una propria linea di prodotti consumer dedicata al networking, nella fattispecie parliamo del ricetrasmettitore USB AX1800 e dei due router RadiX AX6600 e AXE6600, entrambi tri-band e capaci di arrivare a un’ampiezza di banda totale di 6,6 Gbps – come sempre a livello puramente teorico, con il giusto numero di dispositivi collegati in modo opportuno e col vento a favore – ma differenti per il tipo di rete Wi-Fi a cui possono dare luogo: soltanto il secondo può avere accesso alla banda da 6 GHz e soddisfare tutti i requisiti del Wi-Fi6E, mentre il primo, oggetto di questa recensione, dispone di tre canali diversi di cui uno a 2,4 GHz e due a 5 GHz, con differenze relative alla potenza del segnale.

UN NUOVO AMICO PER LA MIA RETE LOCALE

I router, soprattutto quelli delle ultime generazioni, sono apparati di rete molto complessi. Il loro compito è principalmente quello di mettere in comunicazione tra loro reti diverse, in particolare la nostra personalissima rete domestica – popolata dai più disparati dispositivi come computer, tablet, smartphone, smart TV e aggeggi IoT – con una rete di grandi dimensioni (WAN), tipicamente Internet. C’è da dire, però, che i due router di MSI non sono in grado di collegarsi al doppino telefonico o a qualche apparato in fibra ottica: è sempre necessario che il segnale di Internet sia mediato dal dispositivo fornito dal nostro provider. Quindi, se abitualmente usiamo un modem-router per connettere casa nostra al web, ci toccherà collegare l’AX6600 a quest’ultimo in cascata, lasciando però che sia il prodotto di MSI a occuparsi di faccende come il routing dei pacchetti verso la rete cablata o, meglio ancora, la creazione di diverse reti Wi-Fi a cui i dispositivi portatili (e non) si possono associare.

MSI RadiX AX6600

Nel mio caso, per esempio, la connessione alla centralina – su rete FTTC – avviene per mezzo di un modem-router fornitomi dal provider diversi anni fa: può dialogare con 4 dispositivi cablati per mezzo di altrettante porte gigabit LAN e sopportare un traffico wireless fino a 2,34 Gbps per mezzo del protocollo 802.11 AC.

se abitualmente usiamo un modem-router per connettere casa nostra al web, ci toccherà collegare l’AX6600 a quest’ultimo in cascata

Non solo, può anche gestire un paio di telefoni in VoIP con cui ho potuto mantenere il mio vecchio numero di telefono fisso e fare da FTP server collegando un drive USB, ma ha sostanzialmente due difetti: innanzitutto, oggi ci sono reti wireless più veloci e non basterebbe certo aggiornare il firmware per fargliele supportare, in secondo luogo la trasmissione del file server su disco USB è incomprensibilmente lenta (nell’ordine dei 2-5 MB/s anche su rete cablata), instabile e per di più il server SMB integrato supporta soltanto la versione 1 del protocollo, ormai deprecata sulle ultime versioni di Windows per ragioni di sicurezza. Che fare, quindi? L’unica soluzione per avere una rete Wi-Fi più veloce e un fileserver più rapido e affidabile è una sola, affiancargli un router come l’AX6600.

UN MINI COMPUTER DEDICATO ALLA RETE DOMESTICA

Il cuore dell’AX6600 è un processore quad-core ARM a 64 bit da 1,8 GHz. Di fatto, quindi, ci troviamo di fronte a un mini computer specializzato nello smistamento dei segnali di rete dotato, per la trasmissione Wi-Fi, di ben sei antenne con cui è possibile gestire fino a 8 flussi su tre bande di frequenza diverse. Come abbiamo visto prima, in realtà due dei tre canali condividono il range di frequenze intorno ai 5 GHz, ma le tre reti wireless che ne risultano sono così organizzate:

• 5 GHz-1 AX 4×4 (Tx/Rx) 1024/256-QAM 20/40/80/160MHz, fino a 4804 Mbps
• 5 GHz-2 AX 2×2 (Tx/Rx) 1024/256-QAM 20/40/80MHz, fino a 1201 Mbps
• 2.4 GHz AX 2×2 (Tx/Rx) 1024/256-QAM 20/40MHz, fino a 574Mbps

Di default, il router le chiama rispettivamente MSI_5G_H_81, MSI_5G_L_81 e MSI_2G_81, e la prima cosa che ha senso fare quando decidiamo configurare il router è cambiare questi nomi con qualcosa di più semplice, in modo che sia più facile decidere a quale rete collegare ciascun dispositivo. L’idea, infatti, è che dispositivi a bassa priorità come una stampante, un telefono o un vecchio portatile, vadano a popolare la rete 2G_81 (2,4 GHz), mentre che i dispositivi più veloci e recenti viaggino invece sui due canali a 5 GHz. Chiaramente, più agile sarà il protocollo di rete Wi-Fi supportato da ogni client, e più senso avrà collegarlo alla rete 5G_H_81, la migliore di tutte. Questo non vale solo per il gioco: se il computer con cui lavoriamo in smart working può collegarsi tramite Wi-Fi 6 o 6E, sarà chiaramente meglio connetterlo alla rete più veloce. Il router dispone di tutti i protocolli necessari per la sicurezza e, soprattutto, di un software di controllo dei pacchetti capace di dare maggiore priorità a un certo tipo di dati piuttosto che a un altro, ma questo lo vediamo più tardi.

LA VELOCITÀ DELLA SORGENTE CABLATA

Sul retro dell’AX6600 ci sono cinque porte di rete LAN: quattro, di colore nero, da 1 Gbps e una, di colore rosso, da 2,5 Gbps, configurata di default per l’accesso a Internet. Questa scelta ha un senso solo se siamo così fortunati da avere una connessione a Internet da più di 1000 Mbps, altrimenti possiamo configurare come ingresso WAN la porta da 1 Gbps immediatamente a fianco, marcata “1 Gbps WAN/LAN”.

MSI RadiX AX6600

Nel mio caso, purtroppo la connessione ammonta ancora a 100 Mbps “quando va in discesa” e, per tanto, occupare la porta da 2,5 Gbps sarebbe stato un inutile spreco di risorse. Molto meglio, dal mio punto di vista, collegare a questa porta un PC desktop nelle vicinanze che, per mia fortuna, dispone di una porta LAN altrettanto veloce. In questo modo, potrà dialogare via cavo soltanto a 1 Gbps con gli altri PC della rete cablata (le altre porte sono tutte da 1 Gbps e detta legge la porta dalla velocità inferiore), ma se non altro potrà farlo a velocità maggiore coi computer dotati di un adattatore Wi-Fi 6 o 6E. La differenza tra le più lente connessioni a 2,4 GHz e Wi-Fi6? Abissale:

Sembrano due computer diversi, ma in realtà si tratta dello stesso PC collegato tramite la rete MSI_2G_81 prima (a sinistra) e poi alla rete MSI_5G_H_81 (a destra). Nel secondo caso i file viaggiano a 120 MB/s, vale a dire esattamente 1024 Mbps, via etere, a diversi metri di distanza e con una soletta a dividere il piano in cui si trova il router (inferiore) e quello dove si trova il PC di destinazione (superiore). Se avessimo messo i due computer nella stessa stanza del router, la trasmissione sarebbe avvenuta ancora più rapidamente, essendo la sorgente dei dati (un secondo PC) collegato all’AX6600 per mezzo della porta LAN da 2,5 Gbps. Se desideriamo che più computer possano dialogare tra loro via cavo a 2,5 Gbps, tuttavia, sarà necessario procurarci uno switch multiporta con questa velocità, a prezzi che mediamente superano i 100 euro.

FUNZIONI AVANZATE

La peculiarità dell’AX6600 (e del fratello maggiore AXE6600) è il particolare sistema di prioritizzazione dei pacchetti che consente di scegliere, di volta in volta, a quale tipo di applicazioni dare maggiore importanza. Se usiamo il PC principalmente per giocare, per esempio, possiamo impostare il router in modo che dia maggiore priorità ai pacchetti di dati originati dai videogiochi e dai loro server. Altrimenti, possiamo ottimizzare il traffico per lo streaming di audio e video o ancora per le applicazioni d’ufficio, in particolare per il software di teleconferenza come Zoom, MS Teams e via dicendo.

I più tecnici possono indicare manualmente la tipologia di pacchetti a cui dare priorità, ma è possibile lasciare che sia il router a gestire tutto in autonomia tramite la sua “intelligenza artificiale”

I più tecnici di noi possono anche optare per l’opzione “QoS tradizionale”, con cui è possibile indicare manualmente la tipologia di pacchetti a cui dare più importanza, mentre la maggior parte degli utenti probabilmente preferirà che sia il router a gestire tutto questo per mezzo della propria “intelligenza artificiale” che, in buona sostanza, cerca di ordinare il traffico dei pacchetti nel modo più opportuno sulla base delle applicazioni eseguite dagli utenti.

MSI RadiX AX6600

MSI sostiene che usando il profilo Gaming, per esempio, è possibile abbattere i tempi di ping fino al 90% rispetto al normale, ma è chiaro che una situazione del genere si possa verificare solo in condizioni di test particolarmente favorevoli. I risultati che abbiamo ottenuto noi, in ogni caso, sono piuttosto incoraggianti. Non manca, chiaramente, la rosa di opzioni che permettono di gestire la rete in modo avanzato (DHCP, firewall, VPN, DMZ, port forwarding ecc.) e tra le opzioni di amministrazione c’è anche un client DynamicDNS integrato con cui è possibile trasmettere il proprio IP ai servizi dyndns.com, no-ip.com o a Google Domains, se ci occorre associare un servizio del genere al port forwarding. Insomma, anche chi deve raggiungere la propria rete locale dall’esterno, all’occorrenza, trova tutti i mezzi per farlo su questo router.

MSI RADIX AX6600 O IL FRATELLO MAGGIORE?

Il RadiX AX6600 costa circa 320 euro, mentre il fratello AXE6600 ne costa circa 370: cinquanta euro di differenza che garantiscono l’accesso alla banda a 6 GHz e alla possibilità di personalizzare il colore dei LED RGB sulle antenne, purtroppo assenti sull’AX6600. Vezzi estetici a parte, su cosa si dovrebbe concentrare la scelta? Principalmente, sui dispositivi che intendiamo collegare alla rete e sull’importanza che riveste la banda a 6 GHz (e l’intero discorso Wi-Fi 6E) nei nostri piani d’espansione futuri. La velocità massima dei due router è di fatto la stessa e, in ogni caso, è calcolata sulla base di più connessioni concomitanti.

La scelta tra RadiX AX6600 e AXE6600 dovrebbe basarsi sui dispositivi che intendiamo collegare alla rete e sull’importanza della banda a 6 GHz nei nostri piani d’espansione futuri

Dal punto di vista legale non c’è nessun problema a usare le frequenze a 6 GHz in Italia – l’approvazione del Governo risale al Settembre 2022 – ma per ottenere le prestazioni migliori da questo tipo di rete occorre che la distanza dal router sia molto contenuta. Quanti dei nostri dispositivi, in ogni caso, possono usarle? E quanti saranno in grado di farlo in futuro? Può avere più senso, invece, servire meglio i dispositivi Wi-Fi6 offrendo due canali diversi alla bisogna? Ecco, ragionare su queste tre domande è fondamentale per trovare la risposta che cerchiamo, e ciascuno di noi può darla soltanto sulla base delle proprie esigenze. Noi, in ogni caso, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle prestazioni di questo apparato e non abbiamo remore a consigliarlo: durante i test è uscito anche un aggiornamento del firmware che abbiamo installato senza il minimo problema.

Voto 8.6

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