AMD Radeon RX 7900 XTX

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AMD Radeon RX 7900 XTX – Recensione

Abbiamo convissuto per una settimana con la RX 7900 XTX, nuova ammiraglia tra le schede video Radeon di AMD. Ecco come si è comportata.

AMD Radeon RX 7900 XTX

Se ci chiedeste quali siano le schede video più potenti in circolazione, non avremmo dubbi a rispondervi: le GeForce RTX 4090, prodotte da Nvidia e dai suoi partner commerciali, capaci di mettere in campo una velocità inaudita e di offrire prestazioni impareggiabili alle risoluzioni più estreme. Queste schede, tuttavia, hanno un costo decisamente salato, intorno ai 1800 euro o anche di più – in base a modello e rivenditore – e non sono molti i giocatori che possono permettersele. Certo, Nvidia offre soluzioni anche per chi vuole spendere di meno, come le RTX 4080, ma siamo sempre su cifre comprese tra i 1300 e i 1500 euro. Dopo la lunga sofferenza provocata dallo shortage in epoca pandemica e l’assurdo rincaro dei prezzi dovuto al concomitante incremento della domanda (leggi: miner che ne acquistavano in quantità industriali, permettendosi di spendere qualsiasi cifra per averle), il posizionamento sul mercato di tutte le fasce enthusiast e mainstream è schizzato verso l’alto, con le soluzioni di fascia medio-alta stabilmente piazzate sopra i 900 euro.

Una buona strategia è comprare la scheda giusta per la risoluzione che si usa, assicurandosi che superi i 60 fps in larga misura, cosicché anche i giochi del futuro siano fluidi per alcuni anni a venire

Solo nelle ultime settimane abbiamo potuto osservare un raffreddamento dei prezzi ma, di sicuro, i tempi in cui bastavano 500 euro per un modello di fascia alta sono ormai un ricordo lontano. Il ritorno alla “normalità”, sempre che sia tecnicamente possibile, richiederà ancora molto tempo, ma nel frattempo una delle strategie migliori da seguire è cercare di orientarsi sui prodotti che realmente ci servono, quelli capaci di offrire tutta la potenza di cui abbiamo bisogno con un margine abbastanza largo da assorbire l’incremento di richieste hardware da parte dei giochi, che come ben sappiamo è un fenomeno costante e del tutto fisiologico. Non avete capito un tubo? La faccio breve: dovete comprare la scheda giusta per la risoluzione che usate, assicurandovi che superi i 60 fps (meglio ancora i 120 fps) in larga misura, cosicché anche i giochi del futuro siano fluidi per alcuni anni a venire.

RADEON RX 7900 XTX, PER CHI AMA I 4K

Da diverso tempo, ormai, la politica di AMD sembra essersi orientata nell’offerta di soluzioni “ottimali” piuttosto che “più potenti”: non vediamo più una GPU Radeon capace di impensierire la GeForce top di gamma da parecchie generazioni. Con le RX 7900 XTX, modello attualmente di punta, AMD si è posta l’obiettivo di fornire le “giuste” prestazioni alla risoluzione 4K (3840×2160) a meno di 1000 dollari, entrando in concorrenza diretta con le GeForce RTX 4080 a prezzi sensibilmente inferiori. Al momento l’operazione è riuscita a metà, perché nei negozi on line possiamo trovare queste schede a prezzi compresi tra i 1.100 e i 1.300 euro, che sono comunque 200 euro in meno della concorrente – e fa sempre piacere tenerli in tasca.

AMD Radeon RX 7900 XTX

Il modello oggetto di questa prova è una “reference board” di AMD e, per tanto, quella che porterete a casa voi dal negoziante potrebbe essere sensibilmente diversa, usare un sistema di raffreddamento originale o avere un design del PCB che si discosta, ma da una veloce rassegna delle offerte on-line si direbbe che i modelli attualmente in circolazione siano quasi del tutto identici a questa. Per cui potete prenderla per buona come “caso generale”: i vari vendor potrebbero applicare frequenze maggiori o usare altri escamotage per produrre qualche frame al secondo in più, ma difficilmente i risultati si discosteranno da quanto metteremo in evidenza.

LE PRIME GPU A CHIPLET

La prima novità introdotta da AMD con queste GPU è, chiaramente, l’adozione della nuova architettura RDNA3, frutto del cammino evolutivo intrapreso dall’azienda a partire dalla generazione 5000 in poi. Se RDNA2 (Radeon RX 6000) aggiungeva le unità specifiche per il ray tracing, il nuovo step li evolve e aggiunge anche delle unità di calcolo per l’AI che costituiscono, di fatto, una risposta ai tensor core di Nvidia (e alle apposite unità presenti anche nelle GPU Intel). Questo purtroppo non significa che ora AMD può combattere ad armi pari – i benchmark mettono in rilievo una realtà differente – ma almeno si è adeguata all’offerta tecnologica messa in campo dai rivali, offrendo lo stesso set di feature in hardware. Il die del chip, tuttavia, non è più monolitico ma suddiviso in due componenti distinte: un GCD (graphics computer die) “centrale”, costruito con una raffinata tecnologia a 5 nm, che contiene tutte le unità preposte ai calcoli e diversi MCD (memory cache die) “periferici” a 6 nm che, come suggerisce il nome, contengono la memoria InfinityCache e i controller per la comunicazione con la VRAM GDDR6. Ogni MCD mette a disposizione 16 MB di cache e 64 dei bit che vanno a comporre l’ampiezza totale del bus verso le memorie, cosicché nel più accessibile (e meno potente) modello RX 7900 XT (senza l’ultima X finale), troviamo solo 5 MCD e quindi 80 MB di InfinityCache e un bus da 320 bit.

La prima novità introdotta da AMD con queste GPU è la nuova architettura RDNA3, una risposta ai tensor core di Nvidia che però non significa una lotta ad armi pari

La Radeon RX 7900 XTX, invece, dispone di 6 MCD e per tanto 96 MB di InfinityCache e un bus da 384 bit. Ai più attenti non sfuggirà l’apparente downgrade della cache, rispetto ai 128 MB in uso sulla “vecchia” Radeon RX 6950 XT, ma si trattava della prima generazione di InfinityCache e il bus era di soli 256 bit. Con le nuove schede, AMD ritiene di aver ottenuto un equilibrio migliore tra velocità e ampiezza di cache e memorie, capace di offrire prestazioni superiori. Quanto alle VRAM, si è passati a GDDR6 da 20 Gbps, che sulla RX 7900 XTX sono “cloccati” a 2,5 GHz, per una banda di trasmissione che sfiora i 3,5 TB/s (il doppio di una RX 6950 XT).

DIVERSE USCITE VIDEO

La Radeon RX 7900 XTX offre quattro uscite video: una HDMI 2.1a, due DisplayPort 2.1 e una DisplayPort su USB di tipo C; la quantità di schermi supportati dipende dalla frequenza di aggiornamento e dalla risoluzione adottata. Usando un solo monitor, è possibile arrivare a 8K con una frequenza di aggiornamento di 165 Hz, mentre collegando due schermi possiamo arrivare a 8K a 60 Hz su ciascuno schermo. Con quattro monitor, possiamo scegliere tra la risoluzione massima di 6K a 60Hz, o scendere a 4K a 144 Hz, o ancora al classico Full HD a 480 Hz, in ogni caso la frequenza di aggiornamento massima prevista su porte DP 2.1 è ben 900 Hz a 1440p, naturalmente con uno schermo solo. Merito del nuovo Radiance Display Engine, l’elettronica preposta a dialogare con le uscite video, che offre una banda di trasmissione ampia 54 Gbps: un sostanziale passo avanti rispetto a qualsiasi altra cosa sul mercato. Notevole anche la presenza di un doppio encoder/decoder in grado di gestire in hardware diversi formati video. È possibile codificare filmati in H265 fino a 210 fps alla risoluzione 4K e fino a 48 fps a 8K, frame che diventano rispettivamente 240 e 60 se invece si sceglie il nuovo encoder AV1. Sono ovviamente previsti acceleratori anche per H264 (endocde/decode) e per VP9 (solo decoding), oltre a tutta una serie di piccoli accorgimenti per i content creators – tra cui un algoritmo di AI capace di intercettare le scritte degli HUD e fare in modo che siano leggibili anche dopo l’encoding, tecnologia che AMD ha ‘ereditato’ con l’acquisizione di Xilinx.

TUTTA LA POTENZA PER GIOCHI E APPLICAZIONI

Difficile immaginare un gioco che possa mettere in difficoltà questa scheda video, soprattutto se intendiamo usarla per la risoluzione per cui è perfetta, 4K. Tutti i giochi che abbiamo provato, al massimo della loro qualità visiva, hanno dato risultati eccellenti:

AMD Radeon RX 7900 XTX

Come possiamo osservare dalla tabella qui sopra, sono tutti numeri di grande rispetto. Vedere giochi come GRID e Shadow of the Tomb Raider schizzare a quasi 200 frame al secondo a 4K non è uno spettacolo a cui le schede video di fasce più basse ci hanno abituati e perfino gli 81 fps ottenuti da Dead Space, per quanto non siano propriamente sbalorditivi, restano comunque più che ottimali, ben al di sopra della soglia dei 60 fps che, tradizionalmente, implicano la perfetta fluidità del movimento. Comunque Dead Space, un po’ come Cyberpunk 2077, è davvero un osso duro ed è appena uscito, proprio come questa scheda. È plausibile che con le prossime versioni dei driver questo framerate aumenti sensibilmente. A tale proposito, è giusto chiarire che AMD sta lavorando piuttosto intensamente sulla componente software del prodotto: come ogni modello nuovo, avrà bisogno di alcuni mesi di “rodaggio” perché i driver maturino a sufficienza. Nella settimana d’impiego a nostra disposizione non abbiamo sperimentato i famigerati problemi di throttling e di eccessivo riscaldamento riportati su Internet da alcuni early-adopters, tuttavia ci è successo di dover riavviare qualche gioco prematuramente uscito al desktop e, ogni volta, abbiamo mandato una segnalazione ad AMD: una seccatura lieve, tutto sommato fisiologica quando entra in gioco un’architettura nuova di zecca, e che col tempo dovrebbe sparire.

AMD sta lavorando piuttosto intensamente sulla componente software del prodotto: come ogni modello nuovo, avrà bisogno di alcuni mesi di “rodaggio” perché i driver maturino a sufficienza

In ogni caso, i benchmark di cui sopra sono stati calcolati su un testbed composto da una scheda madre Gigabyte X670E Aorus Master, da un processore Ryzen 5 7600X e da due moduli di memoria DDR5-6000, con un alimentatore da 750W. Il sistema operativo Windows 11 è stato reinstallato da capo, dopo aver attivato nel BIOS il supporto a Resizable Bar, in pratica ciò che il marketing di AMD chiama SmartAccess. Questa opzione consente al processore centrale di accedere alla VRAM della scheda video in tutta la sua interezza, invece che su singole pagine di 256 MB, ottenendo così un incremento nei framerate che varia mediamente tra il 10 e il 20% a seconda del gioco. Tutti i test erano stati effettuati senza attivare il ray tracing, operazione che purtroppo è tuttora destinata a incidere negativamente sul framerate. Guardiamo per esempio il caso di Cyberpunk 2077, un gioco che ai possessori di schede GeForce mette a disposizione il DLSS, ma che tuttora non supporta quasi nulla di analogo sul fronte AMD:

La colonna “no rtx” riflette le impostazioni grafiche “alte” (come sempre, evitiamo di usare le impostazioni “ultra” con questo gioco, visto che l’aumento di qualità visiva rispetto ad “alte” è risibile, ma l’impatto sui frame è eccessivo), mentre la colonna “RT Ultra” costituisce sostanzialmente il massimo che il gioco può produrre con gli effetti ray tracing attivati. A queste condizioni, solo la risoluzione Full HD resta ampiamente giocabile, mentre già a 1440p occorre fare compromessi. Impossibile invece giocare a 4K, a meno che non si ricorra a qualche trucco. In particolare…

RADEON SUPER RESOLUTION

Le schede Radeon più recenti possono usare una nuova opzione dei driver chiamata RSR, Radeon Super Resolution. Di fatto, si tratta di una “reimplementazione” di FidelityFX Super Resolution (FSR) 1.0 a livello di driver che può essere applicata a tutti i videogiochi, indipendentemente dal loro supporto. Non è detto che funzioni sempre, ma aiuta. All’inizio RSR è un po’ complicato da attivare, ma una volta che si capisce il “giro” da compiere diventa piuttosto semplice: bisogna installare i driver di AMD completi del loro pannello di controllo e attivare RSR, quindi andare sulle impostazioni del gioco e scegliere una risoluzione inferiore con lo stesso rapporto di dimensioni del nostro monitor. Un esempio classico: 1920×1080 su uno schermo da 2560×1440 pixel, o ancora 2560×1440 su uno schermo 4K, l’importante è che il rapporto tra larghezza e altezza sia lo stesso.

Questa scheda può sfruttare l’opzione Radeon Super Resolution o RSR che dir si voglia, una “reimplementazione” del FSR 1.0 a livello di driver applicabile a tutti i videogiochi, indipendentemente dal loro supporto

A quel punto, ci penserà il software Adrenalin a ‘captare’ la possibilità di usare RSR e ad attivarlo. Da quel momento, il rendering verrà calcolato alla risoluzione più bassa e proiettata sullo schermo alla risoluzione nativa, con grande risparmio di calcoli e (alle volte) sostanziale aumento del framerate. La qualità visiva dipende dalla risoluzione usata per il calcolo e si abbassa a mano a mano che questa si allontana dalla risoluzione effettiva dello schermo. Il framerate, invece, può aumentare in modo sostanziale: la stessa AMD fa un paio di esempi piuttosto ‘estremi’ con Metro Exodus EE, che passa da 56 fps a 74 (1800p>4K) e Control, che passa da 41 fps a 84 (1440p>4K). RSR non sarà la panacea di tutti i mali, ma è comunque un bell’aiuto per tutti quei giochi che non supportano nativamente un algoritmo di upscaling compatibile: quei 40 frame al secondo ottenuti da Cyberpunk 2077 a 3440×1440 pixel sono raddoppiati, partendo da una risoluzione 900p. La qualità visiva non sarà stata la stessa, ma le dimensioni erano corrette e il gioco sufficientemente fluido.

FIDELITYFX SUPER RESOLUTION E GLI ALTRI

Naturalmente, la Radeon RX 7900 XTX supporta pienamente FSR 2.x e, in futuro, anche la versione 3 di questa tecnologia. Abbiamo già parlato a lungo di DLSS e di FSR, ma vale sempre la pena rimarcare come quest’ultima sia una tecnologia aperta, pensata per funzionare su qualsiasi GPU moderna, anche concorrente. Con le sue ultime revisioni, AMD ha apportato una serie di accorgimenti finalizzati a eliminare il fenomeno del ghosting sugli elementi in rapido movimento e, non a caso, il recentissimo FSR 2.2 è disponibile su giochi di corsa come Forza Horizon 5, Need for Speed Underground ed F1 22. La Radeon RX 7900 XTX, tuttavia, supporta anche l’analogo algoritmo XeSS di Intel – ovviamente quello standard, che non si affida all’hardware – e questo ci ha permesso di giocare a Shadow of the Tomb Raider attivando ray tracing e XeSS, così da ottenere prestazioni pregevoli anche con ray tracing attivato. Ecco un confronto dei frame medi ottenuti con tre videogiochi alle impostazioni standard, e con Ray Tracing + FSR/XeSS attivati:

Come possiamo notare, in molti casi l’abbattimento dei frame dovuto all’attivazione del ray tracing può essere quasi del tutto recuperato, se non addirittura travalicato, dall’uso di FSR. E sia chiaro, abbiamo sempre scelto la modalità FSR che garantisce la qualità migliore, quasi indistinguibile da una risoluzione nativa. I risultati più eclatanti sono stati quelli di Dead Space, dove abbiamo potuto giocare a 4K con tanto di ray tracing a 130 fotogrammi al secondo, ma anche gli altri giochi hanno ottenuto risultati encomiabili.

COSA OFFRE IL MERCATO

Chi compra un monitor 4K sa che per giocarci sopra bisogna spendere parecchio, soprattutto di questi tempi. A questa risoluzione, si inizia a godere di un framerate ragionevole con una GeForce RTX 4070 Ti (900 euro), con una Radeon RX 7900 XT (950 euro) o con una GeForce RTX 3080 (800 euro, in calo), mentre altre soluzioni anche di poco inferiori (come le RX 6800) offrono prestazioni altalenanti che richiedono necessariamente l’uso di FSR/DLSS per superare la fatidica soglia dei 60 fps, ponendo anche diversi dubbi sulla loro efficacia a lungo termine. I giochi, lo sappiamo bene, non guardano in faccia al nostro portafogli quando si tratta di esagerare con le richieste hardware.

Quindi, chi deve comprare oggi una scheda video destinata a un monitor 4K che sia anche sufficientemente future-proof, dovrebbe investire piuttosto su una Radeon RX 7900 XTX o su una GeForce RTX 4080. Sappiamo benissimo che sono 300 euro in più rispetto alle 7900 XT e alle 4070 Ti, ma quello scalino di potenza ‘extra’, in futuro, potrebbe rivelarsi fondamentale per prolungarne la vita e migliorare le condizioni di rivendita. Se le prospettive future non hanno molta importanza, invece, le Radeon RX 7900 XT e le GeForce RTX 4070 Ti, si possono considerare soluzioni altrettanto valide – allo stato attuale – e dal costo più accessibile. In ogni caso, la Radeon RX 7900 XTX non ha nulla da invidiare alla più costosa GeForce RTX 4080 e la scelta di campo dipende solo da voi, dai giochi che usate e dai requisiti dei programmi di AI con cui intendete eventualmente impiegare la GPU.

Voto 9.2

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