Void Crew – Anteprima Hands-On

Void Crew

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Void Crew – Anteprima Hands-On

Avete mai sognato una sorta di Sea of Thieves ambientato nello spazio? Bene, se vi è capitato allora ho il gioco giusto per voi: Void Crew.

Sviluppatore / Publisher: Hutlihut Games / Focus Entertainment Prezzo: € 21,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Cooperativo online PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam) Data di uscita: Già disponibile

In lavorazione dal 2019, questo cosmic co-op adventure game è approdato su Steam il 7 settembre in Accesso Anticipato. Il poco tempo e la precarietà della versione non gli hanno impedito di riscuotere un buon successo, come dimostrano la valutazione molto positiva (su 1.003 review) e lo SteamDB rating di 86.80%.




Da amanti dello spazio e delle avventure in ogni loro forma, non potevamo perdere l’occasione di salpare a bordo del progetto di Focus Entertainment per capire se gli utenti Steam sono matti o se, nelle profondità del cosmo, si trova veramente un diamante allo stato grezzo.

I QUATTRO PRESCELTI

Il paragone col gioco di Rare è meno insensato di quanto si pensi. Con le dovute differenze nel contesto e nelle meccaniche, il fondamento ludico su cui poggiano i due gameplay è il medesimo: organizzarsi con una manciata di compagni di ventura e compiere gesta epiche. O almeno provarci, proprio come ci ricorda il motto di Void Crew: nello spazio nessuno può sentirti gridare… tranne i tuoi amici. L’incipit è tanto indicativo dell’anima del gioco quanto basilare: nel futuro, una dottrina di sopravvivenza ha unificato l’umanità contro un misterioso aggressore noto come l’Hollow. In quanto squadra composta da un massimo di quattro anticonformisti spetta a noi sfidare il vuoto e riportare l’ordine nella galassia.

Il fascino dell’ignoto spaziale è ben ricreato.

Per godersi l’esperienza di Void Crew al 100% è dunque necessario cooperare con gli altri giocatori umani, possibilmente degli amici fidati con cui organizzarsi al meglio. Inizialmente, nel corso della prova, ho tentato di giocare da solo, ma se il tutorial è stato una specie di passeggiata fra gli astri, quando mi sono lanciato nella prima vera missione ho compreso che gestire un’intera astronave senza aiuto è pressoché impossibile.

Per godersi l’esperienza di Void Crew al 100% è necessario cooperare con gli altri giocatori umani

In verità non ero del tutto abbandonato a me stesso: durante il secondo di tre step, mentre ero impegnato a difendere una stazione orbitante dagli attacchi sempre più serrati degli Hollow, un paio di estranei si sono uniti alla mia partita per darmi man forte. Peccato che la situazione fosse già irrimediabilmente compromessa a causa dei crescente numero di minacce, a quel punto divenute ingestibili.

VOID CREW NEL SEGNO DELLA CO-OP

La mia prima missione non è finita benissimo, ma l’esito infelice non mi ha impedito di divertirmi. Void Crew ci obbliga a prenderci cura dell’astronave su cui viaggiamo attraverso una serie di meccaniche e mini-giochi d’abilità. Dal caricamento che precede il salto nell’iperspazio al recupero di materiali da riciclare fluttuando nello spazio, passando per le riparazioni manuali interne/esterne e la creazione dei consumabili da immagazzinare nella stiva, le varie routine necessarie a garantire il corretto funzionamento dell’intera navicella vanno compiute con attenzione e precisione se non si vuole fare un brutta fine.

Io ai cannoni laterali e il prode sconosciuto Volhvt ai comandi della nave: non può finire bene.

Ci sono quattro ruoli (pilot, gunner, engineer, scavenger) e ognuno ha la sua importanza, ecco perché, sebbene il single player sia previsto, ritrovarsi a gestire in solitudine ogni aspetto del proprio mezzo di trasporto spaziale non è il massimo della vita. Evitare i colpi dei nemici e al contempo sparare non è possibile a meno che non si disponga del dono dell’ubiquità, perciò un equipaggio composto da almeno due membri è il minimo sindacale se si vuol provare a tirare fuori il meglio da Void Crew. Questo la dice lunga su grado di cooperazione di cui c’è bisogno, tuttavia se non avete amici su Steam non scoraggiatevi perché ci si può affidare al matchmaking per trovare qualche compagno di viaggio.

UN SOGNO DANESE GRANDE COME LO SPAZIO

Void Crew dà l’impressione di avere un buon potenziale, ma anche di poter beneficiare non poco dei (minimo) nove mesi di accesso anticipato dichiarati dagli sviluppatori. C’è un HUB – abbastanza anonimo ed essenziale – in cui si può selezionare la missione, personalizzare esteticamente il proprio pilota e soprattutto la propria astronave (decisione che influenza le strategie durante gli scontri e gli approcci alle differenti missioni perché ci sono due tipologie di navicelle spaziali: uno agile/leggero, uno lento/robusto), in pratica la vera superstar del gioco nonché il nostro tesoro più prezioso dato che, in qualunque momento, come ci ricorda l’IA di bordo che aiuta a districarsi fra le diverse priorità, la nostra prima preoccupazione deve essere sempre la sua manutenzione.

Void Crew dà l’impressione di avere un buon potenziale, ma anche di poter beneficiare non poco dei nove mesi o più di accesso anticipato

Le basi per un Sea of Thieves fantascientifico sembrano esserci, i prossimi mesi serviranno ad arricchire l’esperienza (al momento conta due biomi e due fazioni nemiche), ampliare il pool di quest, eventi e personalizzazioni (nuove navicelle e nuovi strumenti/armamenti per il loadout), oltre a limare quelle sbavature tecniche che, al momento, sono del tutto naturali.

Void Crew

Un esempio di mini game per poter riparare il pannello guasto.

Magari il periodo tornerà utile per rendere maggiormente intuitivo l’obiettivo di alcune quest/attività o pensare a un tutorial ancor più stratificato giacché, specie se ci si trova in team con degli sconosciuti, può capitare di brancolare nel buio con l’intero equipaggio preda della confusione più totale su cosa fare nella cacofonia di allarmi che suonano, luci che saltano e sistemi vitali che smettono di funzionare.

probabilmente, uno dei segreti del gioco risiede proprio nel furibondo caos che all’improvviso può scatenarsi a bordo

Va detto che, probabilmente, uno dei segreti del gioco risiede proprio nel furibondo caos che all’improvviso può scatenarsi a bordo, nell’emergenza che monta inesorabile e nella capacità di ogni membro della crew di mantenere il sangue freddo mentre la situazione intorno sta precipitando. Si potrebbe anche lavorare sulle animazioni dei personaggi o sul design dei nemici, ma non ci dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di uno studio indipendente con sede a Copenaghen composto da appena quattordici appassionati di sci-fi e gaming. Un piccolo studio, è evidente, ma con un sogno grande come lo spazio.

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