Metroid Prime Federation Force vendite giappone

Metroid Prime: Federation Force

3DS

Metroid Prime Federation Force - Provato

All’E3 di un anno fa Metroid Prime Federation Force per 3DS suscitò quello che in redazione siamo soliti chiamare “stupore al contrario”: al posto di mostrare il gioco vero e proprio, difatti, Nintendo mise sul piatto la demo di una modalità secondaria chiamata Blast Ball, una sorta di Rocket League in salsa laser ed esoscheletri che poco o nulla ha da spartire col prodotto finale. Un autogol a livello marketing, a dirla tutta, che ha abbassato di molto l’asticella del hype nella testa di molti. Per fortuna Metroid Prime Federation Force è altra cosa, come ho potuto testare con mano ieri nella sede italiana di Nintendo, laddove ho affrontato una manciata di livelli in compagnia di altri stimati colleghi della stampa specializzata.

METROID IN COMPAGNIA

metroid prime federation force 3ds immagine anteprima (10)Il concetto che sottende a Metroid Prime Federation Force è un po’ quello di The Legend of Zelda: Tri Force Heroes, seppur declinato in salsa robotica. Essendo un Prime a tutti gli effetti, anche se un po’ diverso dal solito, il gioco sarà in prima persona, con la visuale posta internamente all’esoscheletro e il classico HUD in overlay ai lati dello schermo; il touch inferiore, invece, ospiterà la mappa e qualche icona di gestione, anche se il 99% del tempo lo si passerà con le dita ben salde su levette e tasti. Da questo punto di vista Metroid Prime Federation Force sarà quanto di più classico possano attendersi gli aficionados della serie, con la possibilità di mettere i nemici sotto target e usare la levetta analogica sinistra per muoversi nello scenario, demandando il movimento verticale della telecamera al giroscopio. In realtà esiste un secondo preset di comandi che prevede l’utilizzo del C-stick del New 3DS, cui è deputato il controllo totale della visuale, ma dopo cinque minuti di gioco sono tornato indietro in fretta e furia, un po’ per abitudine e un po’ perché con le manine piccole che mi ritrovo ho faticato non poco nell’essere reattivo sui tasti ZL e ZR, preferendo invece tenere il polpastrello del pollice destro sempre a tiro dei classici A, B, X e Y.

Come Tri Force Heroes, Metroid Prime Federation Force è strutturato per essere affrontato in compagnia. Certo, i lupi solitari potranno comunque lanciare la campagna senza l’ausilio di alcun amico: tuttavia, nel caso, i tre compagni d’arme saranno sostituiti da droni controllati dalla CPU. È inevitabile chiedersi che senso abbia affrontare il gioco in questo modo, anche perché le missioni che ho provato erano caratterizzate da alcuni momenti dove coordinazione e strategia, per quanto in modo blando, incarnavano elementi fondamentali del gameplay. Ad esempio, in uno stage ci è stato chiesto di catturare quattro grossi boss in altrettante gabbie, la cui apertura a tempo prevedeva che un paio facessero da esca e poi uscissero prima di restare intrappolati, mentre gli altri si occupavano di azionare il pulsante con un ben assestato colpo di blast… non oso immaginare come possa essere affrontare una situazione del genere affidandosi alla sola Intelligenza Artificiale, pur sapendo che in single player il danno profuso sarà doppio e quello incassato dimezzato.

UN GIOCO DI… CLASSE

All’inizio di ogni missione i partecipanti potranno distribuirsi una serie di abilità secondo occorrenza: tra buff, debuff, missili e danni elementali ci sarà di che spaziare, tanto che ci si potrà organizzare in modo da suddividere il lavoro in vere e proprie classi, al di là di quanto si avrà facoltà di raccogliere “sul campo” con un po’ di sana esplorazione. In aggiunta, col prosieguo dell’avventura avremo modo di aggiungere abilità passive al nostro esoscheletro, plasmando ancor di più la specializzazione del nostro alter ego.

metroid prime federation force 3ds immagine anteprima (10)Colpire i nemici con un colpo caricato, con raffiche di laser o con altri elementi offensivi, permetterà di accumulare un punteggio che, alla fine della missione, verrà confrontato con quello degli altri tre compagni: chi avrà ottenuto lo score maggiore sarà il primo a poter scegliere il premio tra quelli proposti in paniere, e a rotazione tutti gli altri; in questo modo, assieme alla cooperazione subentrerà anche un po’ di sana competizione, in un ideale bilanciamento dove assieme si vince ma non è produttivo lasciare che siano solo gli altri a rischiare la pelle.

Il level design, almeno per quanto riguarda gli stage che Nintendo ci ha dato in pasto durante la prova, è sembrato ispirato, pur nella sua semplicità. I livelli pullulano di piccole zone esplorabili (magari accessibili solo utilizzando un determinato gadget) e di divagazioni sul tema, tanto che la voglia di guardarsi in giro è stata sempre tanta. Questo fatto, tuttavia, cozza un po’ col fatto che il premio in punteggio alla fine della missione è tanto più alto quanto più in fretta si arriva in fondo: una sorta di contraddizione in termini, a mio modo di vedere, che costringerà a ripetere le missioni almeno un paio di volte, la prima per studiarne adeguatamente la morfologia e la seconda alla ricerca del perfect score. Se questo sarà un approccio vincente o meno lo scopriremo solo a conti fatti, ovvero al momento in cui avremo in mano il gioco completo per la stesura della recensione. Considerato che Metroid Prime Federation Force uscirà a metà agosto in Nord America e il 2 settembre in Europa, beh… non manca poi molto.

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