Life is Strange : Arcadia Bay Collection – Recensione

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Life is Strange Arcadia Bay Collection arriva a quasi otto anni da quel piccolo terremoto firmato Dontnod che porta il nome di Life is Strange. Da quel giorno, il franchise è evoluto, mutato, mantenendo sempre quella freschezza di intenti nel raccontare i difficili anni dell’adolescenza, con un pizzico di soprannaturale, che non fa mai male.

Sviluppatore / Publisher: Dontnod / Square Enix Prezzo: 39,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di lancio: Disponibile

Opere generazionali che riescono a durare nel tempo, sono rare nel panorama. Life is Strange, nonostante le premesse di una componente narrativa molto forte, ha sempre attirato l’attenzione grazie al potere decisionale, assimilato al vero potere, per quanto riguarda il primo capitolo, di Max, ovvero la possibilità di riavvolgere il tempo.




Chiunque ha giocato a Life is Strange avrà assorbito e respirato a pieno polmoni la possibilità di cambiare il corso degli eventi o anche, esserne la diretta conseguenza, mentre ci siamo fermati tutti a mangiarci le unghie davanti a scelte drastiche da fare, dai risvolti narrativi importanti, che non potevamo “sistemare” riavvolgendo il tempo e facendo una scelta diversa.

LIFE IS STRANGE È PER SEMPRE

Life is Strange – Arcadia Bay Collection è, come suggerisce il nome, una collezione dei primi due giochi di Life is Strange, il primo storico capitolo e il prequel, Before the Storm, dove andremo a prendere i comandi di Chloe, ragazza amica di Max, mentre ne seguiamo alcune vicende critiche tre anni prima degli avvenimenti del primo Life is Strange.

Life is Strange ha sempre attirato attenzione per il potere decisionale delle scelte, accanto alla forte componente narrativa

Mentre la collezione è uscita già tempo addietro, mancava effettivamente una conversione per Nintendo Switch, che è arrivata solo in questi giorni. Il potere dell’immaginazione che ci regala finalmente la possibilità di giocare le due avventure di Max e Chloe ovunque, ma come si comporta questa collezione sulla portatile di casa Nintendo?

life is strange arcadia bay collectionNonostante parliamo di un hardware sicuramente datato, la riedizione di Life is Strange, che ricordiamo compre anche un’ottimizzazione estetica e una rifinitura del lavoro originale, si comporta egregiamente in termini di esecuzione, pur incontrando alcuni soliti problemi che ne hanno minato il divertimento globale.

Life is Strange si comporta egregiamente in termini di esecuzione, pur incontrando alcuni problemi che ne hanno minato il divertimento globale

Prima di tutto i tempi di caricamento sono assolutamente titanici. Troppo, troppo lunghi, tanto da far annoiare in più riprese mentre il ritmo si spezza continuamente. Altro piccolo problema tecnico è la telecamera, gestita davvero male e con ritardi importanti. Anche il puntamento verso alcuni oggetti non è sempre preciso, cosa che ci porta continuamente a muovere Max per farle trovare il punto giusto così da interagire con l’oggetto desiderato. Piccole impurità che non erano presenti nel gioco originale e che rendono questa fruizione su Switch un pelo fastidiosa. Va anche detto che su Switch, nella sua funzione “portatile”, nel suo essere mordi e fuggi, questa è una soluzione che non prende bene le curve dell’avventura narrativa da vivere fino in fondo al massimo della concentrazione. Piccola parentesi personale, ma si rischia seriamente di perdere quel fattore immersivo che ha contraddistinto da sempre l’opera.

life is strange jean luc canoAl netto di ciò, si applaude comunque un lavoro di conversione riuscito, a cui si aggiunge un bonus nel comparto audio che rende Life is Strange, anche su Switch, perfetto se giocato assieme a delle ottime cuffie. I piccoli dettagli audio del mondo che ci circonda che si contrappongono alle cuffie di Max dove fuoriesce musica emozionale, perfetta per incorniciare momenti di difficile comprensione, mentre la vita avanza e tutto si fa sempre più arduo e strano.

In Breve: Life is Strange: Arcadia Bay Collection arriva anche su Switch con tutte le ottimizzazioni del caso. Operazione furba per riproporre due ottimi titoli anche all’utenza Nintendo, pur non mancando di qualche magagna tecnica, con una telecamera che non sempre funziona e caricamenti lunghissimi. Per il resto, le avventure di Chloe e Max sono ancora in buone mani e brillano nonostante gli anni.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: L’esecuzione, nonostante l’hardware non più all’ultimo grido, denota un buonissimo lavoro di conversione, ma i caricamenti sono troppo lunghi, al limite del tedio assoluto.

 

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Pro

  • Due ottimi giochi da (ri)giocare e (ri)scoprire / Poligoni ripuliti / Comparto audio accattivante.

Contro

  • Il fattore “portatile” spezza un po' la magia / Caricamenti troppo lunghi / La telecamera non risponde bene ai comandi.
7.5

Buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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