Re:Legend – Recensione

PC

Magnus Game Studio immagina un mondo coloratissimo che somiglia molto a qualcosa che ho già visto: ci sono delle creature da addomesticare, aree coltivabili e numerosi mostri da abbattere. Il rischio del more-of-the-same è praticamente dietro l’angolo!

Sviluppatore / Publisher: Magnus Games Studio / 505 Games Prezzo: 24,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Online PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: Disponibile

Avete mai giocato ad Animal Crossing? Io personalmente no, ma ho seguito da vicino tanti di quei bambini, figli d’amici per lo più, che nel giocarci mi hanno visto porre diverse domande sulle attività che quest’ultimi svolgevano all’interno del gioco: perché dovrebbe piacerti così tanto coltivare quel piccolo appezzamento di terra? E perché dovresti perdere tutto questo tempo a pescare dei pesci finti, quando ci sarebbe tanto da fare qua fuori, tipo mettere a posto la tua camera?
Sembrano i commenti di un nonno fermo al bar in attesa del suo mirto e di un compagno per giocare a briscola, quando in realtà si tratta di me che alla “veneranda” età di trentasei anni non ho così tanto tempo per videogiocare, al punto di scegliermi tutti quei titoli che basano il proprio core sulla narrazione, eliminando quanto possibile la maggior parte delle attività collaterali.




L’occasione ha voluto che mi trovassi, e ringrazio per questo, alle prese con Re:Legend, un life-sim confezionato da Magnus Game Studio, il quale partendo dall’area creativa di Kickstarter è riuscito a creare questo piccolo Frankenstein che possiede pezzi presi da Pokémon, Animal Crossing e molto altro ancora.

SI-PUO’-FARE?! (CIT.)

L’inizio di questa nuova avventura non brilla certo per originalità, tant’è che dopo la creazione del nostro avatar, che strizza l’occhio al genere chibi, veniamo letteralmente catapultati sulle rive dell’Isola Vokka, perdendo ogni memoria del nostro passato. Qui veniamo soccorsi da un pinguino molto amichevole, il quale dopo averci accolto tra la sua gente, ci spiega passo dopo passo tutte quelle cose che possiamo fare per essere un membro attivo della comunità, come coltivare delle piante in una fattoria, oppure cucinare, intagliare il legno e fondere il ferro.

re legend

Quando a svegliarti è un pinguino paffuto e non una principessa!

Una volta raggiunta la prima damigella in pericolo da salvare, scopriamo di essere in grado di addomesticare i Magnus, ovvero tutte quelle creature che popolano il mondo di Ethia. Ognuno di questi animali vanta delle caratteristiche uniche, spesso collegate al bioma in cui le troveremo, e una volta addestrato e coccolato potremo persino farlo evolvere, solo e solamente nel momento in cui raggiungeremo gli indicatori richiesti per farlo. Proseguendo per le ambientazioni proposte faremo la conoscenza di molteplici personaggi primari e secondari, sebbene la maggior parte di loro, per colpa di un ritmo poco incalzante e di dialoghi poco ispirati, finisce per essere dimenticato in pochissimo tempo.

Il mondo di Ethia potrebbe avere qualcosa da raccontare, ma lasciate perdere i dettagli

VAI A ZAPPARE LA TERRA

E se la storia non dovesse prenderti per le ragioni suddette, forse il gameplay potrebbe arrivare a salvare in corner la situazione (o quasi). Si, perché Re:Legend offre tante attività collaterali da svolgere, a patto che il giocatore senta davvero la necessità di portarle a compimento una dopo l’altra. Si parte appunto dalle basi, con quel campo agricolo da bonificare e poi coltivare, e si prosegue subitamente imparando a raccogliere tutto il materiale dedicato al crafting, come rocce o legna.
Nel frattempo, lo stesso livello di attenzione nel collezionare risorse lo si dedica appunto ai Magnus. Per addomesticarli servono delle risorse particolari, le quali una volta somministrate all’animale fanno partire un piccolo mini-game intuitivo da portare a termine per avere successo nella prova. Lo stesso tran tran viene messo in scena per la pesca, altra attività collaterale che viene svolta per ottenere dei pesci da inserire in alcune vasche, o acquari se vogliamo, in cui poi ci sarà possibile nutrirli.

re legend

L’attività della pesca è piuttosto banale

Le cose da fare in Re:Legend sono tante, ma non è detto che alla lunga mantengano lo stesso grado di divertimento. Sembra infatti di procedere per inerzia, senza percepire quel senso di progressione sperato, motivo per cui si fa presto a perdere la voglia di procedere oltre, il che è un peccato sia chiaro. Questo si aggiunge ad alcuni bug che stranamente mi aspettavo di trovare, soprattutto in funzione del fatto che il titolo è giocabile in Early Access già da tantissimo tempo.

Sulla lunga Re: Legend diventa piuttosto ripetitivo, il che è davvero un peccato!

Lo stesso senso di spaesamento lo si avverte durante tutto il corso della narrazione: purtroppo l’indicatore delle missioni compare solo sulla mappa, ma spesso orientarsi nello scenario risulta complesso, questo perché non vengono indicate correttamente le strade da seguire.
Il sistema di combattimento è invece piuttosto piatto e vi consigliamo di porre attenzione alla configurazione dei tasti scelta per l’occasione, perché alcune volte il passaggio tra gli oggetti rapidi e le armi non sono immediate, motivo per cui spesso vi capiterà di prendere a tortorate dei Magnus con la vostra canna da pesca.

IL CHIBI PIACE?

Graficamente il prodotto può dirsi in linea con lo stile artistico chibi, che può piacere o meno, ma che nel caso di Re:Legend si rivela comunque piacevolmente ispirata e originale. I Magnus sono forse quelli che riescono meglio a differenziarsi dai vicini più famosi, mentre i personaggi sono invece piuttosto piatti, complice forse anche le loro linee di dialogo che non riescono a conferirgli una propria anima originale. Anche sul level design c’è poco da aggiungere, ed è giusto fare un plauso agli sviluppatori, che nel loro piccolo sono riusciti comunque a differenziarsi dal circondario, proponendo tante ambientazioni diverse che vanno inoltre a cambiare come bioma.

re legend

Cosa succederà adesso?

La possibilità di arredare la propria casa di villeggiatura non permette al titolo di emergere sul tema della personalizzazione, risultando piuttosto piatto anche nell’offerta scelta per oggettistica e mobilio, che non cerca di discostarsi troppo dal circondario. Piace invece l’idea di creare delle piccole zone dedicate ai Magnus, oppure gli stessi acquari, se non altro perché suddividono bene le attività, evitando l’ammucchiarsi convulso di elementi diversi in zone troppo piccole per accoglierli.

 

In Breve: Re:Legend cerca insomma di tenere il passo nel panorama di settore e per un momento sembra quasi riuscirci sulle prime battute, scemando poco dopo procedendo nella storia, poco ispirata, o nell’addomesticamento dei simpatici Magnus. Questo settore è molto competitivo in termini di offerte, motivo che forse spingerà la software house verso un attento patch management correttivo, soprattutto dedicato a ravvivare il gameplay ove possibile. Un’occasione mancata, purtroppo.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7-11800H, 16GB RAM, GEFORCE RTX 3060, SSD
Com’è, Come Gira: Re:Legend nella nostra configurazione non ha presentato alcun tipo di problema, girando al massimo delle sue capacità.

 

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Può far piacere entrare in contatto con un mondo nuovo / Se vi piacciono i personaggi chibi vi sentirete a casa.

Contro

  • Le attività sono molto ripetitive / I mini-game lasciano un po’ a desiderare.
6

Sufficiente

Password dimenticata